ETRA ART E è un concetto che prende forma in un Art MAGAzine... Artisti, Teorici, Autori, Designer, Creativi, sono invitati a contribuire ad un'atmosfera che capovolge ogni volta il tema trattato.

INVIATECI I VOSTRI CONCETTI GRAFICI, PARLATECI DEI VOSTRI PROGETTI CREATIVI, SEGNALATECI GLI EVENTI CHE PIU' VI SEMBRANO INTERESSANTI E COINVOLGENTI.

La redazione di Etraarte ricerca collaboratori che hanno voglia come noi di partecipare, sviluppare ed arricchire con nuove idee, progetti questo giovane progetto editoriale.
In particolare siamo alla ricerca di gente attiva e spontanea da qualsiasi parte del mondo che abbia voglia di parlare, scrivere, creare nuovi contenuti che, con i più diversi linguaggi espressivi siano culturalmente validi a continuare un confronto tra chi crede che la creatività sia un mezzo per vivere meglio.





venerdì 8 febbraio 2008

inaugurazione manuale




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Mi interessa la potenza evocativa delle immagini, e sono convinto che ogni immagine sia in fondo più legata a chi la guarda che a chi la fa; da cui per prima cosa è ininfluente il carico informativo nel senso non visivo, così come è ininfluente la paternità autoriale. Sono legato all’esecuzione manuale delle opere ed ho scelto come materiali delle pitture all’acqua non pregiate per uso genericamente edilizio; non ostento una tecnica pittorica raffinata e non mi servo delle qualità aggiunte di un buon materiale.
Il colore appare gessoso, sbiancato e stonato; l’accostamento timbrico non segue nessuna logica di complementarità.
La struttura delle immagini non è mai progettata, neanche legata all’esecuzione automatica; si definisce nel farsi attraverso lunghe sessioni di lavoro.
La presenza fissa del fondo bianco segnala la pagina come appoggio e non come sfondo, non c’è un’atmosfera, non c’è una prospettiva, non c’è un percorso visivo pre-definito; ognuno può intraprendere il suo personale rapporto senza dover risolvere alcun enigma di sorta, né cadere in esperimenti percettivi.
Giacenza di segni.
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I’m interested in the evocative power of images, and I can say that every image belongs to the person who sees it, much more than to the person who creates it. By the way, the main thing is that informative charge is not influential in non-visual sense, so as the author’s fatherhood.
I prefer manual dexterity in creating artworks, and I choose poor water-paints basically used in house building; I don’t parade a refined pictorial art and I don’t use gained qualities of a good material. Colour appears to be chalky , whitened and out of tone. The colours matching doesn’t follow any logic of complementarity.
Images’ structure is never projected, neither concerned to automatic execution; it follows it’s own creative work-in-progress during strong working sessions.
The fixed presence of white bottom shows the page as a support and not as a back page, there is no atmosphere, no prospective and no previewed vision progress; each one can start his personal relationship without resolving any particular riddle and without falling in any perceptive experiments.
Remains of signs.
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