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lunedì 8 gennaio 2007

What do you dont search Google?

Accettare la censura di un regime per competere nel mercato del mondo globalizzato. Da Paekino, (la nuova vasta visione di insieme) determina la clonazione dell'informazione e della libera espressione.

Gene Youngblood, agli inizi degl'anni ottanta osservando le dinamiche di trasformazione delle societá contemporane ci avvisava che, "la civiltá occidentale dovrá misurarsi (nella profusione con lo standard), con una creativitá senza precedenti nella storia umana: saremo obbligati a creare con la stessa intensitá con cui siamo abbituati a distruggere, manipoleremo la nostra capacitá comunicativa mediante l'ausilio di strumenti di simulazione, resa possibile mediante l'impiego delle ultra-tecnologie digitali leggere."
Creare e trasformare, distrugere e manipolare inoltre simulare, trasmettere e duplicare, divulgare, occultare e non informare. Ma questi strumenti saranno utili all'umanitá? E in che misurá? E chi ne disciplinerá la volontá di trasformazione?
Il nostro presente che si estende partecipatamente al mondo intero prefigura, (alla stregua dell'informatico canale del piú grande ed esistente flusso di informazione, "INTERNET"), un inadeguamento dell'uomo nella ricerca e nella consapevolezza della veritá. Giá un secolo fa, l'avvento della Dagherrotopia e della sua capacitá tecnica di riproduzione fotografica, ponevano in crisi tutta una serie di valori ontologici legati all'esistenza dell'unicitá e della sua aurea, non confutabile nel tempo, statica e reale. Dove il processamento dei valori (nella durata) ha indotto l'uomo e l'umanitá intera a dare maggiore importanza all'aspetto speculare della ricerca. Da qui in poi tutto é lecito, Il sistema non é democratico e il capitalismo produttivamente lo diffonde tecnologicamente a macchia d'olio, e le civiltá lo acquisiscono quasi per imposizione. Sto parlando dell'oscurantismo la schadow line che piú velocemente si propaga nervosamente dalle reti informatiche ai nostri spugnosi intelletti. Nel tentativo di istallare il ritorno di un modello dogmatico del vivere involutivammente la vita. Tutto sembrá rendere nessario il nascere di un nuovo umanesimo in un contesto globale protestante. "Block code al discount intellettuale",. Carichiamo e eliminiamo informazioni dal nostro cervello, (il Douwlood) questa inutile necessitá contemporanea con cui ansiosamente ci stiamo illimitatamente confondendo e scontrando, é il primo elemento prospettico da riformulare.

Washington 26 gannaio 2006, Google ha risolto un conflitto tra l'etica e il denaro, sacrificando il primo elemento per il secondo accettando finalmente le restrizioni della censura imposta dal governo Cinese. I motori di ricerca Yahoo e Microsoft al fine di competere nel mercato orientale hanno aderito, alle stesse restrizioni. Gli usuari Cinesi saranno soggetti alla censura Cybernetica indotta dalla politica del loro governo. Accederanno ad una versione ridotta di Google, senza poter ne cercare e ne incontrare per esempio, l'espressione come "Diritti umani".

La versione Cinese di Google (www.google.cn) proibisce o manipola la ricerca di migliaia e migliaia di termini, affinché il governo di Pekino esporti ON/Line, imperialisticamente tutta la sua politica oscurantista di potenza internazionale. Tra tutti i termini proibiti compaiono "le tre T" di: Tibet, Taiwán y Tiananmen. Google ha occultato e in parte censurato tutte le informazioni inerenti al tema dell´indipendenza del Tibet o di Taiwán, cosi ché da una ricerca fatta sul motore, non si possono incontrare temi o non risulltano termini che ci informino chiaramente del massacro della piazza di Tiananmen.
Vengono proibiti gli accessi alle informazioni sopra la setta di "Falun Gong". Cosi ché non si possono neanche incontrare aggiornamenti sui vocaboli che ci informino dell'esercizio della supremazia politica del partito comunista, vengono occultate le ricerche sui significati della parola "Democrazia".
Per una ricerca On/line della parola Falun Gong, convenzionalmente Google ci offre piú di di duemilioni di soluzioni, la prima della quale relativa proprio alla organizzazione. La stessa ricerca eseguita sempre sul motore cino ci predispone solo 11.800 risultati, la maggioranza sono di antipropaganda , ci informano negativamente soll'organizzzazione, il membro esponente del gruppo è stato incarcerato, "e viene proibito partecipare integralmente al Falun Gong" vengono incriminati coloro i quali aderiscono al sequestro dei segnali satellitari, perché sono ritenuti antiumanitari, antiscentifici e antisociali ecc.. ecc.. .ecc...... .
Il motore di ricerca di Google utilizzato in Cina ha eliminato tutti i collegaamentti ai principali medi di comunicazione del resto del mondo come: The New York Times, la CNN o la BBC.
In realtá Google in Cina non é vietato nella sua versione Internazionale, piú semplicemente le modalitá di ricerca dell'intera informazione sono sogette ad un filtro utilizzato dal governo, conosciuto come "La Muraglia Cinese", e che rallentava la ricerca in Internet, per tanto agli usuari, l'informazione arrivava con una velocitá poco operativa.
Mentre dopo aver raggiunto l'accordo tra la multinazionale e il governo, il servidor Cinese progettato secondo l'ordinamento della legge della censura, puó competere internazionalmente solo per la sua velocitá d'accesso ma non per la sua qualitá di trasparenza dell'informazione. E tutto ció é accaduto non per casualitá, ma per competere nel mercato di questo paese , insieme a Baidu (servidor locale) e Yahoo e Microsoft che gestiscono insieme solo il 28% delle attivitá di mercato, ora invece registrano un aumento impressionante di visitatori. Attualmente ci sono piú di centomilioni di navigatori in cina, le statistiche dicono che sono numeri che nella chiusura di questo anno si duplicheranno. Ma aumentano anche i dissidenti politici incarcerati nel mondo e soprattutto in Cina accusati, per aver pubblicato in INTERNET, informazioni preziose o segrete ritenute proibite. La compagnia afferma che: é stato difficile per Google raggiungere questo accordo e che é meglio mantenre un servizio che funzioni anche se con una capacitá ridotta, che invece non tenere servizii di nessun tipo. Google afferma che era davvero una situazione imbarazzante, però che hanno fatto il possibile per garantire un equilibrio del servizio in Cina.

Le organizzazioni dei giornalisti senza frontiera ritengono che questo equilibrio raggiunto tra lo stato Cinese e l'impresa, pregiudica il primo valore per cui si rivendica l'uso e l'esistenza di internet, "La Libera espressione".
Non si possono perció svilluppare dei rapporti di pòtere economico quando poi a rimetterci in affidabilitá é proprio la trasparenza con cui si sviluppa la libera informazione e la libera espressione, stiamo di nuovo desiderando che nessuno manometta lo strumento o che nessuno qui muoia giocando per riconquistare un fondamentale diritto. Il mondo ha bisogno di esorcizzarsi, per purificarsi. E non delle leggi che creano delle classi e delle lotte indisciplinate tra di esse .La libertá non ha bisogno di negoziare ne con le dittature e ne con le religioni, come nel caso del fumetto di Mahoma, la separazione gerarchica tra un potere temporale e un potere spirutuale, non puó tornare ad essere per una societá tecnologicamente evoluta un terreno di contraddizioni.

E´ cosi che dopo questa osservazione fatta e analazzata coscientemente, Google per evitare maggiori esposizioni critiche ha deciso di non offrire al governo Cinese alcuni tipi di servizi inerente alla posta elettronica e alla pagina Web. Recentemente Yahoo venne condannato a 10 anni di carcere per dissidenza politica solo per aver offerto un servizio agli usuari e per aver denunciato una censura nei riguardi di tale servizio. Cosi paralogicamente Google mantiene vive le dichiarazioni filosofiche con cui a livello impresariale continua ad espandersi nel mondo intero. (In questo grande motore di ricerca, la democrazia funziona a dovere in internet, sempre in internet si possono guadagnare dei soldi senza fare del male a nessuno, e la necessitá di informazione incrocia frequentemente tutti i tipi di frontiere. Ma allora Google perché ha accettatto il dovere della legge, come ha accettato per la Germania di non offrire delle soluzioni alla ricerca dell'esistenza di un Olocausto Giudeo, come invece per la Francia dove, non é proibita la pagina che fa apologia del razzismo? Che cosa stiamo diffondendo?
Probabilmente stiamo precisando che la nostra civiltá é fallibile, che la nostra generazione pur esponendosi a maggiori responsabilitá, non fa fede ai progetti immaginativi, siamo disfronte all'epilego, paradossalmente la nostra civiltá viene nuovamente limitata culturalmente e che per tale motivo non é adeguata ad affrontare questa sfida prodigiosa per la continua "emancipazione".


GiovanniPaolo Rende

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